Si è passati da una formazione generalista, trasversale, ad una formazione sempre più verticale, dedicata alle aree funzionali, ai ruoli, agli strumenti di lavoro, alle metodologie.
Il tutto in parallelo all’evoluzione del turismo e delle esigenze dei viaggiatori, sempre più attenti a vivere esperienze uniche, autentiche, più esigenti, più consapevoli, con molte più aspettative.
Quindi una formazione che mette al centro le persone, i viaggiatori, e al tempo stesso chi si occupa del loro benessere in viaggio.
Oggi i principali assi su cui si gioca la formazione sono senza dubbio:
- Operation, quindi tutte quelle che sono le pratiche operative, le innovazioni tecnologiche, gli strumenti per ottimizzare i processi, il lavoro (si pensi oggi a tutto ciò che è igiene, sicurezza, gestione del cliente)
- Marketing, e in particolare il digital marketing, per non essere risucchiati nel vortice del web senza una precisa strategia e senza conoscerne le dinamiche e gli spazi di opportunità
- Commercializzazione e revenue per performare bene e in chiave dinamica.
Una maggiore sensibilità – dovuta sicuramente al fermo forzato - c’è anche verso la formazione e la gestione degli staff, alla necessità di avere un clima collaborativo con il personale, ad essere affiancati da coach nella risoluzione dei problemi, alle soft skills, quindi a quelle competenze trasversali che migliorano le relazioni sia con gli ospiti che con / tra il personale.